La scomparsa di Wilson - 3
le prove dello spettacolo, che avrebbe debuttato all’Olympia di Parigi, iniziarono dopo due settimane.
Sarebbero durate due mesi e vedevano coinvolto un cast di 9 attori.
l’attore Udo Kier fu ingaggiato per interpretare l’omino.
La regia, ovviamente, era dello stesso Joliet.
Gli attori ricordano le prove come una passeggiata sulla luna.
joliet era chiaro, conciso ed estremamente comunicativo. Le parti fluivano rapide e naturali.
E a tutti pareva di stare lavorando al più grande spettacolo religioso di tutti i tempi.
Una sosrta di messa con una storia.
Il 25 settembre Joliet non si presento alle prove. venne chiamato a casa ma non rispose.
Gli attori non avevano dubbi. Non sarebbe mai più tornato. lo sentivano.
Avevano la certezza che fosse vivo ma che qualcosa gli avesse impedito di continuare questo lavoro.
Il progetto venne rilevato da un altro regista, ma dopo due giorni gli attori si rifiutarono di continuare.
Senza Joliet, il testo era solo un cumulo di parole senza senso.
ed è effettivamente quello che pare leggendolo ora.
la cripticità dell’opera, ad una prima lettura, appare come scarsità di effettivi contenuti.
Ma chi fu coinvolto nel progetto assicura che quelle parole, pronunciate daWilson, prendevano senso, colore e materia.
Un testo esoterico di cui solo l’autore possedeva la chiave?
Gli scettici non credono, ma in certi casi la ragione non basta e non serve.
(continua...)
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